Riflessioni dal confino

 Seminario online – 24 e 26 marzo 2021

thumbnail of Riflessioni dal confino – Programma

Visualizza il programma completo di “Riflessioni dal confino”

L’Associazione Culturale Choròs organizza due pomeriggi di studio online per riflettere sulla possibilità rigeneratrice del Teatro e sul suo ruolo nel territorio, insieme a un approfondimento sui Centri Culturali, con interventi istituzionali, di professionisti e associazioni di settore.

 📌 24 MARZO▸ FORME DI RESISTENZA FRA PRESENTE E FUTURO

📌 26 MARZO▸ I LUOGHI DELLA CULTURA

📌  Diretta Facebook – Dalle 15:00 ➨  Segui l’evento e partecipa alla diretta!

______________________________________________________________________________________________________________

Durante il confino, come Associazione Choròs, abbiamo cercato in modo pervicace di non arretrare, di evitare che la comunità per cui abbiamo lavorato in questi anni, perdesse il contatto con l’orizzonte artistico e teatrale. Ciò ci ha naturalmente portato a interrogarci su quali nuove forme artistiche e progettualità culturali andare. Compito di noi artisti e operatori teatrali è saper evocare visioni del cambiamento, così come metterci in ascolto di storie, emozioni, paure, bisogni e necessità emerse dal confino. Molte di queste erano già esistenti e l’isolamento le ha esasperate, altre arrivano dalla difficoltà di ripensare il proprio ruolo nel lavoro, nelle relazioni sociali, in famiglia e in casa. Da qui la necessità di una riflessione capace di ripensare sia la pratica artistica sia il ruolo dei luoghi dell’arte e della cultura, spazi che ben conosciamo e in cui operiamo da anni, in particolare con la nostra attività rivolta alla cittadinanza al Teatro Marchesa di Torino.

In questi mesi complicati in cui il teatro e il mondo della cultura sono stati e continuano a essere impediti nella relazione con il pubblico, ci siamo chiesti con ansia (ma anche con curiosità):

Come cambierà il panorama della domanda e dell’offerta artistica e culturale?

Quali e quante realtà riusciranno a elaborare nuove progettualità?

Quali progettualità potranno avere riconoscimento di pubblico e sostegno dalle Istituzioni?

E soprattutto, in un momento storico dove la pandemia porta con sé crisi sociale, economica e fragilità della democrazia, dove si riaprono con virulenza disuguaglianze economiche, sociali e culturali, dove la comunicazione social fagocita “quasi sempre” ogni altro linguaggio: l’arte, il teatro, il cinema che cosa diventeranno? Linguaggi accessibili a pochi, all’interno di piattaforme selettive e separate?  

______________________________________________________________________________________________________________

Diventa così  fondamentale una visione aperta verso il senso democratico della presenza di progetti e luoghi culturali sui territori. Facendo riferimento a NEXT GENERATION ITALIA, la “rigenerazione a base culturale” è fondamentale per il futuro dell’Italia.

A partire da queste riflessioni stiamo ragionando da tempo su due specifiche progettualità, insieme a una rete di associazioni e realtà teatrali. 

La prima riguarda la dimensione artistica e teatrale, nel rispetto della mission della nostra Associazione che da sempre, nella sua progettualità, contempla valori etici, prospettiva sociale e qualità  artistica e teatrale. Il progetto intende lavorare in una duplice dimensione: da un lato la raccolta di testimonianze, prospettive, visioni dei  rappresentanti delle diverse categorie coinvolte e travolte dalla pandemia. La domanda fondamentale sarà “Cosa immaginare, cosa creare per il dopo?”. Dall’altro, la messa a punto di uno storytelling del viaggio e costruzione di un evento pubblico teatrale (in diverse fasi di lavoro anche pubbliche) per restituire la/e visione/i emersa/e dal lungo viaggio. Questa parte del lavoro sarà realizzata attraverso una rete di artisti, compagnie e associazioni: alcune con cui stiamo già lavorando da anni, altre che vogliamo coinvolgere per sensibilità e affinità. 

La seconda riguarda lo Stato dei Luoghi con riferimento preciso al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) attualmente in discussione. Nel riparto economico rivolto al settore della cultura e del turismo si prevedono 8 mld di euro distribuiti su tre macro aree d’intervento. Una di queste macro aree riguarda precisamente le aree periferiche (Centri Culturali partecipati nelle periferie, riqualificazione di borghi…):

«Si investirà nella riqualificazione di luoghi identitari, periferie, parchi e giardini storici, sostenendo progetti partecipati di rigenerazione urbana a base culturale, incentrati sulle comunità locali, che vedranno protagoniste le amministrazioni comunali con il fine di sostenere la realizzazione e il potenziamento dell’offerta di attività culturali e creative».

In questi anni, abbiamo cominciato a rendere visibile l’immagine del Teatro Marchesa, nel quartiere Barriera di Milano, a Torino.

Ci rendiamo però conto che, in questo sforzo enorme compiuto dalle Associazioni Choròs ed Eufemia (in collaborazione con molte realtà), e dalla Circoscrizione 6 di Torino, l’utilizzo e la visibilità del Teatro devono essere ampliati e il teatro deve diventare luogo simbolico per il territorio e polo concreto di attività artistica di alta qualità e capacità di innovazione.

Recentemente, anche la Città, attraverso la costituzione di un tavolo comune fra Enti e Associazioni, sta accompagnando lo sviluppo strategico artistico e sociale di Teatro Marchesa in una zona come Barriera di Milano, comprendendo l’identità fondamentale e il significato di questo spazio in relazione al movimento nazionale riguardante i Centri Culturali:

«I nuovi centri culturali sono un’infrastruttura culturale e sociale nevralgica per l’Italia. Solitamente considerati residuali rispetto ai luoghi della cultura tradizionali, sono al contrario spazi culturali di prossimità il cui ruolo fondamentale è ancora più evidente nella crisi pandemica del 2020. Abbiamo approfondito altrove le caratteristiche che li distinguono, le forme di cultura che li attraversano e le strutture di criticità e di opportunità dai quali sono attraversate. Non solo solidarietà materiale – costituendo punti logistici per la raccolta e la distribuzione – ma anche supporto e sviluppo di progetti di cultura di prossimità. Ed è proprio alla cultura di prossimità che dobbiamo guardare in questi mesi: il dispiegamento sui territori – nei centri come nelle periferie, nelle metropoli come nelle aree interne – di pratiche culturali accessibili, distribuite, capillari che sono e saranno indispensabili perché le disuguaglianze accentuate dal coronavirus non creino ferite che non si possono rimarginare.»

Bertram Niessem, che-fare.com, 9 novembre 2020

A partire dal 2019, in accordo con la Circoscrizione 6 di Torino, l’Associazione Eufemia e l’Associazione Choròs stanno cercando le strade per valorizzare il progetto attraverso la messa a punto di un sistema gestionale dello Spazio Teatro Marchesa che permetta maggiore agilità decisionale e operativa.

Crediamo quindi che il Teatro sia fondamentale per il riconoscimento e la valorizzazione delle identità personali e collettive. Crediamo che il Teatro sia ben più che un luogo di spettacolo, e che debba mantenere attiva la sua funzione di incubatore di esperienze umane legate alla pratica e alla visione artistica.

______________________________________________________________________________________________________________
𝐈𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐂𝐡𝐨𝐫𝐨𝐬
✉ infochoroscomunita@gmail.com
✆ 338 327 3155- 347 6037210- 333 2560559